Meskerem !

BUON 1° di Meskerem!  Sottotitolo…. BUON CAPODANNO ETIOPE!

Oggi… vacanza ! Ma quanto sono faticose le feste ad Abobo!
Messa piena di gente (sempre in proporzione con l’1% di Cattolici in Etiopia !).
Tanta gioia e tanti canti. Pure il tamburo era raggiante… è tornato a suonarlo Ojulu! E sono tornati nel frattempo pure Carlos e Tere, carica di lettere e pensierini per me dall’Alberto (… per un po’sono a posto ih ih!!)
Poi via con la grande festa!
Innanzitutto il Palo della Cuccagna. Un palo altissimo… perlomeno dal mio punto di vista. Io scivolerei giù, tipo gatto Silvestro, dopo circa un metro… E invece come salivano i ragazzini… altro che gingerò
Indovinello facile facile: chi ha vinto?
Ovviamente Ojulu! Magro come un chiodo ma muscoli proprio buoni. Come gongolava quando l’abbiamo premiato con un bello zaino della Ferrari (i premi li avevamo scelti e impacchettati di corsa, la sera prima,io e Franco)… E poi dimenticavo… lui ha fatto pure il commentatore e l’intrattenitore per i bambini facendoli ballare con “rockeggiante” musica etiope rigorosamente scelta dal DJ della giornata… cioè lui! Un tuttofare insomma… basta essere protagonista e lui va alla grande! THE OJULU SHOW!
La cosa però più bella, anche se a tratti imbarazzante, era vedere le”vecchie” mama anuak, sorde, cieche, piene di rughe, col bastone, sempre lamentose e piene di acciacchi, scatenarsi in travolgenti danze ancheggiando come veline !!! Se non le vedi non ci puoi credere!
   Certo l’arachè aiuta … aiuta molto.
   Sorridiamoci su, per non aprire le pesanti pagine del triste libro                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                          dell’alcolismo in questi paesi… che rovina intere famiglie e  spesso    intere popolazioni.
  Ma finchè il risultato è una danza sfrenata … va bene… e poi oggi è festa!

  Poi “pranzo della festa” con le lasagne della Gemmanesh, che oggi non era più solo cuoca ma, bellissima nel suo “vestito della festa”, sedeva accanto a noi a tavola. Che mangiata!

Siesta dopo pranzo ? Ma stiamo scherzando??
Quasi di corsa, sotto un sole a picco devastante e un’afa terribile, siamo andati dalla nostra Fatteh a prendere il caffè, con tutto ciò che lo accompagna tipo popcorn e ambasha… ideali dopo un pranzo loculliano! Lì poi ci ha raggiunti Carlos, che ci aveva “tradito” per pranzo con i suoi…fratelli anuak…infatti Gemmanesh era arrabbiatissima e continuava a tirargli frecciatine e gomitate… eh eh Carlitos! Che ci fai alle etiopi!!
Lui continua a dire che uno dei suoi più grossi crucci è di non essere riuscito ad imparare l’anuak… Gli ho detto di consolarsi visto che almeno l’amarico lo capisce e lo parla anche abbastanza bene… Ci sono dei momenti, come ad esempio le visite alle varie capanne o i momenti dei pasti con altri ospiti, durante i quali si parlano tutte le lingue tranne l’italiano, giustamente, per rispetto a loro, dei momenti, dicevo, che mi sento un po’ una marziana. Continuare a chiedere a Franco o Barbara o Tere mi scoccia e allora cerco di capire da sola, aiutandomi con i gesti e il contesto… ma non è facile! In clinica inizio a capire abbastanza… visto che i vocaboli e le frasi usate sono spesso sempre le stesse e … repetita iuvant! Ma a volte faccio fatica anche con l’Inglese parlato da loro ! Che frana….

Ma mica è finita! Dopo il caffè e una serie di aneddoti e chiacchiere di cui ho capito circa un terzo, ci siamo riprecipitati al compound e con Franco abbiamo preparato la sala multipurpose per l’evento del pomeriggio… la tombolata! Questa è riservata ai più…grandicelli… E’frequentata soprattutto dai lavoratori e dai loro parenti. Io ho fatto un po’ la…jolly! Ho disposto le sedie, scritto le cartelle che mancavano, facevo le foto e poi facevo la valletta, consegnando i premi e mettendo a posto i numeri sul tabellone. Ero sudata fradicia alla fine ma quanto è stato divertente… soprattutto perché ad un certo punto è arrivato anche Nat … a ravvivare il tutto!

Dopo il pomeriggio però c’è … il tardo pomeriggio e avevamo un invito piazzato pure in quello spicchio di giornata, per fortuna fatta solo di 24 ore… Caffè da Tiggist e Ilma. Lì eravamo veramente provati… Quasi quasi rimpiangevo i giorni di lavoro, nei quali il riposino pomeridiano almeno è sacro!

La sera, trascinandomi a carponi verso il letto, mi sono detta “Coraggio Woba… domani, per fortuna, è già lunedì!”

Inserisci il tuo indirizzo e-mail per iscriverti a questo blog e ricevere notifiche di nuovi messaggi per e-mail.

Unisciti a 14 altri iscritti