Quant’è difficile fare i medici veri !!

Un altro sabato è arrivato… Stamattina il tempo era pessimo… pioveva a dirotto… gli alberi del compound erano mezzi sommersi dall’acqua limacciosa… Per fortuna ha smesso in mattinata se no sperimentavo la vita nelle palafitte!
Ora è pomeriggio e appena ho visto un timido raggio di sole dalla finestra mi ci sono fiondata, sedendomi su uno scalino fuori casa… ogni tanto controllo quali simpatici animaletti mi si avvicinano , per ora solo formiche giganti, lucertole e ragnetti… Basta mi stiano lontane le pulci… con loro ho già dato e non lo auguro a nessuno. Pure con i tafani!

Come ogni weekend che  si rispettti, sono un po’malinconica e le nostalgie riaffiorano.
Per fortuna c’è il giro letti del sabato. Tere e Barbara mi hanno sempre detto che il sabato posso anche rimanere a casa per riposarmi un po’ ma……. ho bisogno di lavorare !!!!!
Stamattina, all’arrivo in Clinica con Tere, c’era un’atmosfera impressionante… erano le 9 ma c’era un buio pestissimo e pioveva  a dirotto. Gli infermieri ci seguivano con le torce , illuminando cartelle e pazienti(perché ovviamente non c’era luce)… sembrava di essere nelle catacombe !
Alla fine di questo night bed tour, Barbara , Tere, Franco e Carlos si sono rinchiusi in ufficio per l’ennesima riunione su bilanci di fine anno e futuro della clinica. E io mi sono precipitata tutta contenta nel mio “ufficio”… lo store dei farmaci ! Con l’arrivo della Tere si sono materializzati sacchi e sacchi di farmaci… che aspettavano di essere scartati, contati, ordinati, segnati con la scadenza e messi sugli scaffali giusti … da me!! Ho avuto qualche problema sugli scaffali più alti… ma nulla che una scala e una buona arrampicata nella polvere non risolvano! Alle 13,30 Barbara è venuta a vedere se ero viva e a trascinarmi via…visto che ormai ero quasi alla fine e volevo terminare … ma è stata irremovibile!
Ma si vede che era una mattinata già segnata… siamo arrivati a casa più di un’ora dopo perché ci sono state due emergenze che abbiamo dovuto gestire al volo… Un bambino caduto da un albero, con un polmone praticamente trafitto da un ramo, medicato e “imbastito” prima di essere mandato di corsa (in proporzione col concetto etiope di corsa) a Gambella da un chirurgo per un quasi certo emotorace. Poi 2 gemellini, nati nella notte, alla 32^ settimana… 1,100 kg a testa. Li vedevo e pensavo… pesano come un kilo di pane, un pacco di pasta, una confezione di zucchero… stanno ognuno in una mano… Mentre mi perdevo nel mondo dei confronti e delle nuvole, Barbara e Tere mi han chiesto se avevo qualche idea in più oltre a tenerli il più caldi possibile e sparargli tanto latte e tanto zucchero via sondino naso-gastrico…
Io lì,  a parte sciorinare cosa ho visto fare in patologia neonatale …tutte cose infattibili ad Abobo che non so neanche perché ho detto, mi son sentita una vera cacca.
Non avevo la più pallida idea di che suggerire…  Da noi chi nasce in quelle condizioni va diretto in Terapia Intensiva Neonatale infilato di corsa in incubatrice, in fototerapia, attaccato a respiratori, con vene incannulate in ogni dove, nutrito in continuazione con latti specifici e sondini di mille misure, monitorato e sottoposto ad ogni tipo di esame del sangue e strumentale… In più in pediatria frequentiamo sì  la TIN ma troppo poco per poter imparare qualcosa di pratico ed utilizzarne bene le conoscenze! Non voglio giustificarmi ma far capire quanto mi son sentita inutile, limitata ed ignorante! E chissà cos’hanno pensato loro…
Abbiamo guardato anche su un po’ di loro libroni ma, a parte dirti che il polmone lo devi far maturare finchè è in pancia (grazie della notizia!) , non aggiungevano altro… perlomeno fattibile all’Abobo Health Center…
Tornando verso casa forse la Tere mi ha vista un po’… così e mi ha detto “Vale, sono 1 kg ciascuno… è inutile, qui non hanno speranze. Già è una sfida nei nostri ospedali ben più avanzati e tecnologici. Qui siamo ad Abobo… più che continuare a scaldarli e nutrirli non possiamo fare altro”

Ha sicuramente ragione e io non potrei fare nulla di più nemmeno se sapessi a memoria tutti i manuali di pediatria e neonatologia di questo mondo… Però mi sento una schifezza lo stesso, perché ogni giorno che passa mi rendo conto di quante cose non so e di quanto vorrei rendermi più utile…
Barbara e Tere sono eccezionali… sia professionalmente che umanamente. Hanno capacità organizzative e una praticità da far invidia … e per forza le devono avere per far fronte alle mille cose da pensare e fare contemporaneamente!
Barbara è un vulcano, ha una grande energia ed è molto decisa e fredda nei momenti più critici… Si arrabbia, sgrida infermieri e lavoratori, cerca, anche con un po’di ironia, di scrollarli dall’apatia e dalla poca voglia di lavorare  e, nonostante i risultati non è che vadano a migliorare, lei non si stanca mai! Potessi avere un ottavo della sua energia e della sua sicurezza ! Lei poi è stata la mia “maestra” fin dai miei primi passi l’anno scorso, avendo una pazienza infinita e aiutandomi tantissimo. E di questo le sarò sempre grata.
Tere è la mamma, la sorella, l’amica, la confidente di tutti! Tutti la adorano, la cercano… lei non dice mai di no! E forse ogni tanto dovrebbe dirne, anche perché si fa carico dei problemi e delle beghe del mondo intero… ne guadagnerebbe anche in salute! E’ qui da 20 anni (anche se fisicamente non li dimostra per niente!), parla amarico meglio degli… amarici e ora mi fermo perché se mi becca che scrivo queste cose mi lincia… perché oltretutto è anche la persona più modesta che abbia mai conosciuto e scappa al minimo complimento…

E io in tutto questo? Che gioco è … “Trova l’intruso?” Ne ho da fare di strada…………
Io cerco di imparare il più possibile, di “rubare” le conoscenze e i trucchi, senza rompere troppo le scatole a loro, che di tempo ne hanno proprio poco e me ne dedicano già fin troppo! Ho mille domande in testa, so che ¾ sono idiote… e mi sto impegnando a rispondermi da sola il più possibile… Ho scoperto che a volte basta stare un po’più attenti, aguzzare l’ingegno e …udite udite… talvolta le risposte si trovano anche da soli!!!
Il problema del sentirsi limitata e talvolta poco utile è un mio problema… secolare …anche grazie alle mie paure e alle mie insicurezze. Ma qui, cacchiolina, vorrei veramente darmi una svegliata ! C’è bisogno di gente brillante e sicura di sé… C’è veramente bisogno ! E io son qui a piangermi addosso ! Vorrei tirare fuori non il massimo… di più!! Ma da dove??
Qual è la mia paura più grande? Che alla fine di questi 3 o 4 mesi il mio esserci stata sia equivalso al non esserci stata… Ne sono terrorizzata.
Poi le”mie” dottoresse mi dicono sempre che è tutto ok, che lavoro bene e che devo credere in me stessa… ma … sono così gentili e dolci che non mi stupirei se mentissero per non ferirmi!

Ieri durante il giro, c’era un giovane paziente, un ragazzo o poco più che si contorceva dal dolore, tra le braccia della giovanissima moglie che non poteva fare altro che stringerlo a sè e stargli vicino. Non una lamentela, non una richiesta. E’arrivato da noi già in queste condizioni. Tere gli ha fatto un’ecografia…sapere che è una massa enorme al fegato non ha aggiunto molto ai nostri sospetti e alla sua prognosi. Lei dopo averlo visto  si è rabbuiata e ha detto “Non c’è più niente da fare per lui…”. A me è scappato un “Ma almeno ce l’ha un antidolorifico in terapia?”… in genere non faccio commenti se non interpellata, ma mi è proprio scappato perché non ce la facevo  a vederlo così!  Lei ha subito messo in terapia un antidolorifico in vena e ha detto agli infermieri di farglielo subito.
Cavoli, non sono abituata al fatto che un mio parere venga subito ascoltato, specie da chi ha 20 anni di esperienza ! Non volevo scavalcarla, mi è scappato! Ma lei era tranquillissima, non sembrava proprio offesa. Ho notato che lei chiede un sacco il mio parere… non tipo interrogazione ma proprio, come dire, alla pari. Nessuno mi ha mai trattata così… Questo da una parte mi gratifica un sacco, dall’altra mi fa sentire spesso in difficoltà… Vorrei dirle “Ma guarda che tu ne sai un sacco più di me, anche di bimbi!!!” Comunque sto imparando a cercare sempre di risponderle… ostentando più sicurezza possibile e cercando di dirle la cosa più sensata che mi viene in mente… !

Quant’è difficile fare i medici veri !!!

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